lunedì 20 aprile 2009

PHILIPPE DAVERIO nella Galleria SPAZIO ALBISSOLA

Philippe Daverio e gli artisti del GRUPPO ACCA
ANSELMO PAOLO
BRATTA FRANCO
CHAPALAIN EMANUEL
CLAUS JOANS
D'ALESSANDRO MONICA
GIAN GENTA
PENNACCHIO STEFANIA
REBECCHI RUGGERO
ROSENBERGER MICHAL
SCAPIN VITTORIO
VINNJ MAIO
VOARINO FABIO
e l'artista fotografo GIANLUCA ANSELMO reporter escusivo dell'evento.

ALBISSOLA ED IL FUTURISMO

Gian Genta Philippe Daverio e Paolo Anselmo al Museo d'Arte Moderna Di Albissola

SPAZIO ARTE LA GALLERIA DEGLI ARTISTI DEL GRUPPO ACCA

Philippe Daverio e Paolo Anselmo nella galleria di Via Isola 15 ad Albissola Marina

PHILIPPE DAVERIO ad ALBISSOLA introduce la 1° Mostra Internazionale del GRUPPO ACCA

Philippe Daverio e gli artisti del GRUPPO ACCA

IMPARA L'ARTE E METTILA DA PARTE

Philippe Daverio ad Albissola con Paolo Anselmo

venerdì 3 aprile 2009

Visita al Castello con Mostra


domenica 5 aprile: nuova mostra con Philippe Daverio

Sarà ancora Philippe Daverio il protagonista della primavera al Castello di Grumello del Monte che, anche quest’anno, aderisce alla tradizionale giornata di apertura di tutte le residenze iscritte al circuito “Associazione Castelli e Ville Aperti in Lombardia”. Domenica 5 aprile, dalle ore 15 alle 18, gli ospiti del maniero arroccato in Valcalepio, possono così ammirare la mostra “Omaggio alla Terra”: una pregevole raccolta di ceramiche e raku scelte e ambientate nelle antiche sale del maniero di Grumello da Philippe Daverio e Jean Blanchaert.

Ingresso euro 10.

L'arte di manipolare la terra è un'abilità ancestrale dell'uomo
tramandata da migliaia di anni, così come l'arte di fare il vino

OMAGGIO ALLA TERRA

Raccolta di ceramiche scelte e ambientate
da Philippe Daverio e Jean Blanchaert
nelle sale del Castello di Grumello

Il creatore degli animali marini, Paolo Anselmo, da Albisola con una s sola perché è Marina;
quello delle nuove cariatidi per il nuovo Eretteo, Enzo Appruzzese, direttamente dalla fornace Curti di Milano;
colei che fa danzare le donne africane con ritmo ceramico, Monica Borca da Campiglia Marittima, Livorno;
il paleontologo che compone dinosauri con i resti in porcellana dei vecchi gruppi elettrici, Alessandro Consoli, da Milano;
il barocco colorato dei vasi che cadono di Gerry De Bastiano, il leccese di Firenze;
il grès di Olivier Fernandez, uomo Art Nouveau di Gaiole in Chianti;
la terracotta religiosa con fiammelle di spirito santo di Guem Muk Lee dell'importante comunità coreana di Rho, Fiera di Milano, Milano;
le rane e le salamandre, i contenitori scultura di Mirta Morigi da Faenza;
le guerriere nippo-italiche di Stefania Pennacchio, Boccale, Reggio Calabria;
l'estro sicuro, bianco, narrativo del figlio d'arte, Adriano Pompa, da Roma;
affusolati e potenti vasi, forti come torri, del più volte campione mondiale torniante, Claudio Reginato, Nove, Bassano, Vicenza;
gli esseri policromi sortiti dalla poetica testa del solitario Filippo Rossato, da Ruta di Camogli;
la calligrafia pittorica del nuovo Filippo Comerio, Fausto Salvi da Brescia;
gli stupendi colori che diventano figure nei grandi piatti di Pablo Echaurren, cileno di Roma;
il trasformatore di tarallucci in terrecotte bianche che diventano lampade, Massimiliano Siragusa da Balbano, Lucca;
il Cattelan della ceramica, Nicola Genovese, padovano senza dolo di Dolo;
la riscrittrice di favole per bambini in tridimensione, Miho Okai da Tokyo;
l'inventrice del giardino maiolicato e del rosso Pancino per colorarlo, Fiorenza Pancino, veneta sì, ma di Faenza;
dalla terra dello squisito liquore Strega, ecco gli uomini sdraiati, grandi, di terra, di Mimmo Paladino, Paduli, Benevento;
dervisci che fanno girare la testa anche a sè stessi, anche al terzo fuoco, del purtroppo fu, Aldo Mondino di Torino;
ed infine i pronipoti di Riccardo Gatti che hanno realizzato molte delle opere qui in mostra, ma che portano la testimonianza della lunga storia della loro bottega: i piatti a lustro, che nel 1928 su ispirazione marinettiana furono creati nella loro manifattura a Faenza.
I pronipoti di cui stiamo parlando sono Davide e Marta Servadei.

Jean Blanchaert

Castello di Grumello, domenica 5 aprile 2009

http://www.castellodigrumello.it/